La grande diffusione all'inizio del '900 del motore a combustione interna fece schizzare alle stelle la richiesta di petrolio e dei suoi prodotti di raffinazione. La lavorazione del greggio subì a sua volta una grande evoluzione, con l'utilizzo della distillazione frazionata, un processo in cui i componenti di una miscela sono separati a seconda della loro volatilità, il tutto nella cosiddetta torre di frazionamento, all'interno di vaste raffinerie.
Schema di funzionamento della torre di frazionamento
Nel corso di questo processo, il greggio liquido viene immesso alla base della torre e riscaldato alla temperatura di circa 350-400°C. Qui si trasforma in un miscuglio di gas che salgono verso l'alto, attraverso i camini dei piani di separazione. Durante la salita i gas raffreddano e si separano in base alla diversa temperatura di condensazione: gli idrocarburi più pesanti (ovvero con più carbonio) condensano subito, depositandosi nei piani inferiori della torre, e da questi possono essere ottenuti prodotti di basso pregio, come bitumi, lubrificanti e cere; gli idrocarburi più leggeri condensano a temperature più basse e di conseguenza si depositano nei piani più alti della torre, e da questi si ottengono prodotti come il gasolio, il cherosene e le benzine. Partendo dai prodotti petroliferi è inoltre possibile ricavare materiali e fibre sintetiche per fabbricare utensili di vario tipo e persino indumenti. Diventa facile intuire come lo sviluppo dell'industria petrolifera nel '900 abbia cambiato radicalmente il corso dell'economia mondiale.
Raffineria di petrolio in Kuwait
L'intero processo di raffinazione del petrolio è sinteticamente riassunto in questo video pubblicato su Youtube
Domenico Orsino
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