Brevettato negli Stati Uniti nel 1868, il prototipo ideato da Savalle è concettualmente alla base di tutti gli apparecchi che seguiranno ed è composto essenzialmente da una serie di tronconi sovrapposti che costituiscono ciascuno un piccolo alambicco. Ogni troncone è formato da una cassa metallica, cilindrica o rettangolare, il cui fondo è provvisto di due aperture: una centrale permette ai vapori di salire nell'apparecchio, mentre una laterale assicura lo scolo del liquido. Il riscaldamento è garantito da un generatore di vapore con regolatore. In questo apparecchio i vapori che escono dal riscaldatore passano in un secondo frangi schiuma dopo l'esaurimento del liquido della colonna. Le schiume tornano successivamente nella colonna e i vapori di alcool vanno al refrigeratore. Il liquido da distillare subisce dunque nella colonna un esaurimento metodico per mezzo del vapore acqueo, fornendo in tal modo una resa in alcool molto considerevole, e con un notevole risparmio di combustibile.
Lo sviluppo e la diffusione di questo alambicco, capace di lavorare continuamente e a basso costo, costituisce la nascita della grande produzione industriale di distillati, a discapito, come anticipato, dei produttori artigianali.
Rappresentazione dell'apparecchio di Savalle
Domenico Orsino
Nessun commento:
Posta un commento